CAMELOT Forum

Codevilla - 22 aprile

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Carlo Sabadin
view post Posted on 1/5/2005, 08:37




Sempre nel suggestivo oltrepò pavese, prosegue il ciclo di conferenze organizzate dal Gruppo Camelot, all’insegna della corretta divulgazione del fenomeno UFO. Questo venerdì 22 aprile in località Codevilla (Pv), tre relatori di notevole fama e “autorevolezza”, hanno presentato delle tematiche degne di nota con interessanti sviluppi nel tempo. In ordine alfabetico: Ing. Eugenio Ballini (Gruppo Camelot / Coordinatore Camelot Chronicles – (www.camelotchronicles.com) / Fondazione Sentinel Italia); Alberto Pilolli (ricercatore indipendente); Dott. Carlo Sabadin (Gruppo Camelot / Fondazione Sentinel Italia / HWH22)
Dà inizio alla stimolante serata l’Ing. Ballini, introducendo l’imminente avvenimento europeo dell’European UFO congress 2005, organizzato da OVNI Marme (www.lesrepas-ufologiques.com),
che si svolgerà in Francia… esattamente al salone delle esposizioni di Chalons en Champagne, alla quale il Gruppo Camelot partecipa in qualità di Gruppo italiano di ricerca d’avanguardia, grazie alla collaborazione con una delle più grandi organizzazioni europee, l’European Ufo Survey, con la quale il gruppo Camelot collabora in modo continuativo e professionale. Questa manifestazione è davvero peculiare e, rimane, una delle più importanti conferenze europee; tre giorni no-stop di presentazione del fenomeno con interventi di alto livello, dove i migliori nomi di spicco mondiale si alterneranno con dibattiti, conferenze, proiezioni audiovisive e documentazioni al fine di dare a tutti gli appassionati dell’ufologia - e perché no!- anche agli addetti ai lavori, la possibilità di capire meglio incongruenze e misteri… Il Gruppo Camelot è onorato e motivato “versus” la strada intrapresa, senza esclusione di colpi, al fine di portare il fenomeno in superficie, nonostante le diverse azioni di debunking da parte di pseudo-gruppi ufologici e ricercatori poco informati, dediti a screditare “una realtà scomoda”.
Prosegue la serata Alberto Pilolli, ricercatore e studioso di documentazioni delle missioni della NASA, dando al fenomeno una interpretazione personale. In particolar modo, presta la sua attenzione sulla missione NASA dell’anno 2000, riguardante l’asteroide Eros. Molte sono le incongruenze riguardo a questa missione, a partire dalla divulgazione delle fotografie dell’asteroide che, pur essendo circa 160.000, il sito ufficiale ne pubblica “solo” un numero come 160… Il 20% di queste immagini mostrano oggetti abbastanza singolari per essere considerati “solamente” massi e pietre. In alcuni crateri compare “qualche cosa” che non sembra corrispondere ad una struttura rocciosa. Mostra altre fotografie con oggetti similari a sfere, protuberanze singolari e foto che ipotizzano una possibile torsione. Evidenzia formazioni in pietra disposte quasi in modo intenzionale, con forme pronunciate, che si distinguono dagli altri; inoltre elaborazioni al computer distinguono presenze di “macchie scure” senza una spiegazione plausibile e tracce di presunti atterraggi di oggetti metallici con dimensioni notevoli. Ad avvalorare l’ipotesi che “qualche cosa di non chiaro” sia accaduto rimane anche l’”oscuramento” delle fotografie fatte dal satellite quando si è avvicinato all’asteroide in più di un’occasione. Il Sig. Pilolli ha lavorato e studiato a lungo il fenomeno e resta convinto che non tutte le informazioni siano state divulgate. Qualcosa di oscuro è stato elaborato e sperimentato al di fuori dei nostri cieli… Esiste anche una controversa corrispondenza avvenuta tra il ricercatore e la NASA la quale fa pensare che diverse anomalie esistono, avvalorando questa tesi in modo “quasi” inconfutabile.
In conclusione della serata, relaziona il Dott. Carlo Sabadin che mostra le conclusioni di un lavoro di ricerca relativo al noto caso del “Philadelphia Experiment”, fatta personalmente con uno studio ed un approfondimento durato per ben 5 anni, che apporta nuove ipotesi riguardanti le controverse dichiarazioni del “presunto” avvenimento. La “storia” narra di un primo libro di C. Berliz, pubblicato alla fine degli anni 70’, che mette in luce, con una documentazione abbastanza esaustiva, l’ipotetica materializzazione e “smaterializzazione” di una nave militare; nella stessa direzione altre pubblicazioni di grande tiratura come “Il triangolo maledetto e altri misteri del mare” e la versione cinematografica del ‘84 (“The Philadelphia Experiment”), raccontano il fenomeno. I fatti, invece , sarebbero antecedenti; esiste la corrispondenza, divulgata dal Dott. Jessup, di Carlos Miguel Allende che racconta in alcune lettere di questo esperimento (che avrebbe prodotto la completa sparizione della nave dove i componenti dell’equipaggio rimasero in seguito psicologicamente “disturbati”… altri scomparvero). Allende sosteneva di esserne stato testimone e inoltre raccontava di un interessamento degli ufficiali di marina alla “sua” versione ma le circostanze vogliono che Jessup muoia poco dopo in modalità misteriose (siamo negli anni ’50). Allende non si dà per vinto e continua a mandare queste sue testimonianze scritte a diversi ricercatori, tra cui J.Vallè il quale svolge un lavoro di indagine davvero interessante, pubblicato sul JSE. Una ricostruzione dove la missione “top secret” era una “semplice” contromisura per rendere “radaricamente” invisibile la nave (l’Office of naval reserch” parla, in proposito, di un esperimento di routine). Ancora oggi non è un caso “metabolizzato” da tutti. Si ha la sensazione che manchi qualcosa e testimonianze nuove ed accreditate potrebbero aprire nuove possibilità di sviluppi. Dal lavoro attento del Dr. Carlo Sabadin, emergono nuove testimonianze come quella della Dott.ssa Ravazzini che, allora venticinquenne, era in contatto con un docente davvero “importante”: Cesare Musatti. Secondo questa testimonianza Musatti fu contattato per eseguire un lavoro di studio clinico sui marinai del cacciatorpediniere, vittima del presunto teletrasporto, nei quali si erano verificati strani scompensi psicotici; in seguito viene considerato tecnicamente uno studio clinico su tali casi. Cesare Musatti viene allontanato nel ’38 dal laboratorio di psicologia di Padova in quanto ebreo ed identificato nel dossier della polizia fascista come sovversivo. Parte la campagna antisemita e si rifugia ad Ivrea da Adriano Olivetti; “nonostante il periodo fascista”, Musatti riesce in quel periodo ad essere consulente di psicologia del lavoro. Strane correlazioni emergono tra Musatti e Olivetti il quale si imbarca per l’America alla fine degli anni ’30, si appassiona del “Fordismo” (e anche del “Taylorismo”) e tornato in patria lo applica alla storia “industriale” italiana. Molti particolari risultano dunque interessanti: esiste una correlazione tra il periodo storico dell’evento del “Philadelphia Experiment”; il rapporto tra Musatti ed Olivetti; i due nonostante l’origine ebrea, entravano ed uscivano dall’Italia nel periodo fascista senza particolari precauzioni. Olivetti possedeva una tra le più imponenti biblioteche esoterico-misteriosa in circolazione, nel ’55 apre un laboratorio di ricerca elettronica a Pisa, costituisce la Telettra e, nel ’59, è la persona che costituisce il primo calcolatore elettronico sviluppato a livello commerciale. Quindi, per concludere, questa “sua” dimestichezza con l’elettronica, appoggiata alle sue conoscenze, “dirette” e documentate, con i massimi livelli dei servizi segreti americani in Europa, i ripetuti viaggi oltreoceano e l’amicizia con Musatti, che si sarebbe occupato dello studio clinico/psicologico dei membri della nave militare oggetto del “Philadelphia Experiment”, fanno pensare ad un “diverso” sviluppo delle note vicende che, in una versione “scettico-razionale” piuttosto nota, hanno trasformato un “presunto” esperimento super-tecnologico in un puro fenomeno di “routine” o, peggio, nel risultato di una semplice “truffa”.

” Il desiderio allo stato puro è difficile da individuare, si individua nel momento in cui diventa prepotente e si sfascia tutto…” C. Musatti – I Girasoli


Sabrina Biganzoli ( Fondazione Sentinel ITALIA – Gruppo Camelot )

Edited by Carlo Sabadin - 1/5/2005, 20:35
 
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