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Conferenza di Rozzano, di Sabrina Biganzoli

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Carlo Sabadin
view post Posted on 22/6/2005, 19:40




Si è svolta in località Rozzano (Mi) sabato 18 giugno una stimolante ed esaustiva conferenza dedicata al fenomeno UFO, mistero e scienza, patrocinata dal comune di Rozzano. Un'oasi verde nel centro città ha fatto da cornice ai diversi appassionati intervenuti.
Ferdinando Guazzotti, (Gruppo Astrofili Rozzano -Gruppo Camelot), storico ricercatore dell'ufologia lombarda e promotore della manifestazione, ha presentato i relatori: grandi nomi per una grande conferenza ad effetto, senza ombra di dubbio. In ordine, rigorosamente, alfabetico:

Eugenio Ballini(Gruppo Camelot - Fondazione Sentinel Italia – coordinatore editoriale Camelot Chronicles www.camelotchronicles.com)
Andrea De Marinis (collaboratore X-Cosmos )
Ivan Di Ceglia (HWH22 - Gruppo Camelot )
Alessandro Luè (Gruppo Camelot- collaboratore X-Cosmos)
Valentino Rocchi(CUM - Crop On line - CUN Italia )
Carlo Sabadin(Gruppo Camelot- Fondazione Sentinel Italia- HWH22)
Danilo Tacchino(Gruppo Camelot – responsabile CUN Piemonte e Valle d’Aosta)

Aprono la giornata Alessandro Luè (Gruppo Camelot, X-Cosmos) e Andrea De Marinis (X-Cosmos), co-gestendo l'interessante intervento riguardante la fenomenologia dei crop-circles; entrambi ricercatori sul campo, non lasciano niente al caso. Percorrono il fenomeno dei crop circles, sin dagli inizi degli anni 70', mostrando formazioni semplici e circolari, passando poi a pittogrammi più complessi, particolari e geometrici fino alle formazioni con “provato” intervento meccanico. Denunciano a voce ferma "il giro" sporco e puramente commerciale che si nasconde dietro il fenomeno ed il coinvolgimento di troppe, troppe persone che, finanziate, lavorano su formazioni complesse e che a tutt'oggi, "purtroppo", sono da considerarsi parte della fenomenologia crop-circles. Scorrono sul video spettacolari pittogrammi riguardanti gli ultimi anni di attività diffusa su campi non solo di grano ma anche di orzo, colza, mais e patate, erba medica, riso per passare, poi, a cerchi nell'acqua e perfino nel ghiaccio... Fenomeno inglese indubbiamente interessante che subisce un'escalation ed un'evoluzione delle formazioni, sempre più complesse con il passare degli anni, nonché una vera e propria “emigrazione”, a partire dagli anni 80' anche nel resto del mondo. Il livello di esecuzione nei pittogrammi inglesi è pressoché spettacolare oramai. Inoltre, ritroviamo in alcuni campi, l'ombra dei disegni perfino l'anno dopo dove, la germinazione del grano risulta precoce o subisce dei rallentamenti. Aggiungono i due ricercatori che percorrono il fenomeno con ricerca effettiva sui campi inglesi, che si ritrovano anche formazioni "a più riprese" e sempre maggiori sono i danneggiamenti per i proprietari dei campi che, quando non sono d'accordo con i circle-makers per l'esecuzione studiata del pittogramma, sono sempre più furiosi ed "inc….ti" per la perdita del raccolto. Il fenomeno si espande e ci ritroviamo a parlare di crop-circles anche qui, nella nostra penisola, a partire dal 2000 dove, in alcuni casi, fenomeni luminosi accompagnano l'evoluzione delle formazioni. Diverse testimonianze accompagnano queste manifestazioni; ritroviamo persone che all'interno delle formazioni, vengono circondate da "presunte" melodie oppure vengono investite da emozioni forti (si tratta, forse, di centri di accumulo di energia positiva?). Fenomenologia “in crescendo” dove una risposta certa a tutt'oggi non c'è e, dove, la strada da percorrere è ancora molta e… tutta in salita; il numero dei crop-circles è sempre maggiore e risulta conseguentemente difficile studiarli tutti e quindi avere delle analisi scientifiche in merito.
E' la volta di Valentino Rocchi (CUM - Crop On line - CUN Italia), ricercatore attivo sul campo ed appassionato di archeologia misteriosa. Presenta una interessante relazione riguardo ad enigmi nel passato, partendo dalle piramidi di Giza in Egitto, dove il mistero permane. Secondo una sua teoria il tempo che avrebbero impiegato a costruirle -20 anni- è di gran lunga inferiore al tempo effettivo realmente necessario. Enorme mistero anche per la Grande muraglia cinese. Secondo Rocchi, che presenta un’inspiegabile particolarità nelle sue torrette ad altezza variabile, che permettono alla struttura di configurarsi in una sorta di continuità, attualmente sarebbero necessari secoli per costruirla.... Si pensa che il continente fosse così impervio, vasto e lontano e, l'ipotesi che abbiano avuto dinastie "particolari” ed “intelligenze” diverse (diciamo …alternative), potrebbe essere presa in seria considerazione. Enigma evidente per quanto riguarda “le mura del Sud America”; è certa la presenza di blocchi poligonali, auto-incastranti, differenti tra loro, con un peso di circa 200 tonnellate portati in cima alle montagne, tra mulattiere impervie.... Forse una "forza" particolare era presente durante la costruzione? Riguardo alle Strisce di Nazca, nella località desertica del Perù, scoperte all'inizio del secolo dove linee, il cui tracciato si identifica soltanto dall'alto in sagome animali e forme mitologiche, risultano lunghe alcune centinaia di chilometri e, all'epoca dei Maya, non esisteva ufficialmente nessuna tecnologia aerea. Interessante esposizione quella relativa ai suggestivi Teschi di Cristallo: enigma impressionante che testimonia un uso di tecnologia non convenzionale per il periodo di riferimento; la particolarità si evidenzia nel cristallo sintetico che troviamo nella composizione degli stessi, con note di piombo e quarzite che hanno la durezza di un diamante e che restavano impossibili da lavorare a mano. E, infatti, non troviamo nessuna presenza di segni di levigazione. Non siamo a conoscenza di nessun "presunto" macchinario per la lavorazione relativo all'epoca. Essi venivano usati dai sacerdoti Maya per iniziazioni e riti nefasti. Il mistero si infittisce parlando di aeroplani di 5000 anni fa. Il luogo è l'Egitto e il periodo storico quello dei faraoni; gli indizi portano a pensare ad aeroplani, disegnati e scolpiti su delle travi di volta, che corrispondevano ad aerei di tecnologia moderna. E' la volta di strutture sommerse come quelle al largo di Cuba o dei templi al largo di Malta; altre civiltà pre-esistenti andate perdute. Il ricercatore, infine, descrive una sua particolare ed originale teoria riguardante l’architettura dell' Impero Romano, civiltà durata alcuni secoli. Strutture imponenti, sistemi ad auto-incastro privi di cemento, antisismiche.... Che tecnologia veniva usata? Secondo una teoria del ricercatore, anche opere più recenti, come i Navigli a Milano di epoca medioevale, ripercorrono un sistema di assemblaggio e un materiale che ricorda costruzioni in epoca romana con autoincastro poligonale... quindi "la storia si ripete..": abbiamo scoperto qualche cosa che già esisteva..., probabilmente.
Il relatore che segue è il ricercatore Carlo Sabadin (Gruppo Camelot - Fondazione Sentinel Italia - HWH22) che affronta la ricerca ufologica con una metodologia scientifica, sottolineando gli importanti passi che si sono fatti e sottolineando come la tematica non è più, da molto tempo, appannaggio delle “sole” pagine di costume dei quotidiani. Ripercorre l'importante evoluzione ed il cammino scientifico avvenuto nella valle Norvegese di Hessdalen, dove esiste una osservazione ed una documentazione scientifica del fenomeno che costituisce "prova" strumentale e come tale va trattata. I FLA (fenomeni luminosi anomali) esistono anche perché oggetto di pubblicazioni scientifiche; altre ipotesi non supportate da lavori scientifici non sono da considerare, in quanto risultano semplici "opinioni"... L'astrofisico Massimo Teodorani è da anni impegnato in questa ricerca e la documentazione raccolta è “prova incontrovertibile” che il fenomeno esiste. Quindi, dopo anni di conferenze dove il Dott. Sabadin sottolineava l'importanza della scientificità del fenomeno e del corretto approccio ad esso, è in uscita anche da parte dell’area scettica, un lavoro scientifico che -finalmente!-, coprirà uno spazio -dignitoso si presume- su un’importante testata scientifica. Grande attesa per il lavoro e l'evento per stabilire -SE- questo articolo potrà modificare quello che già spiegano le precedenti pubblicazioni scientifiche sul fenomeno. Esistono –illustra Sabadin- delle correlazioni tra differenti fenomenologie: presenza di micro-meteoriti nella valle di Hessdalen e piccole micrometeoriti in alcuni crop-circles analizzati. Inoltre, la presenza dello stesso elemento “sembra” evidenziata al suolo, negli anni 70', in un caso italiano di un "presunto" atterraggio di un'astronave (le indagini a cura del Gruppo Camelot sono ancora in corso…). Breve MA doveroso accenno alle indagini della facoltà universitaria di ingegneria del prestigioso M.I.T dove, con diverse tecniche, si è tentato di riprodurre le formazioni (e particolarità) dei crop circles con scarsi risultati. Piccola ma precisa parentesi sulle Abduction; secondo il Dott. Sabadin manca –sicuramente- l'accordo intersoggettivo e, il ricercatore, è seriamente preoccupato perché, in Italia, stanno accadendo delle cose terrificanti... A breve uscirà un lavoro in tal senso.
Il relatore che segue è l'Ing. Eugenio Ballini (Gruppo Camelot- Fondazione Sentinel Italia), il coordinatore della rivista del Gruppo Camelot, ovvero Camelot Chronicles, www.camelotchronicles.com che presenterà a fine settimana il nuovo numero della rivista ricca di articoli interessanti come "Implicazioni della teoria dell'Inflazione per le visite Extraterrestri" a cura di J. Deardoff, B. Haisch, B. Macabee, H.E. Puthoff e "I Militari Brasiliani Riconoscono la Ricerca UFO e rilasciano Informazioni Classificate" a cura di A.J.Gevaerd; interamente tradotti da Lavinia Pallotta (Gruppo Camelot- Fondazione Sentinel Italia) che in comune accordo con gli autori ha realizzato un lavoro davvero eccellente. Altri articoli tecnici professionali, report e recensioni saranno presenti in questo n.9. Inoltre , annuncia l'Ing. Ballini, l'evento ufologico dell' anno: il più importante convegno ufologico europeo degli ultimi 10 anni che si terrà il 14-15-16 ottobre 2005 in Francia, esattamente a Chalons en Champagne, organizzato da OVNI MARME & les repas ufologiques parisienne (www.les-repas-ufologiques.com); il Gruppo Camelot, in collaborazione con European Ufo Survey, sarà uno dei gruppi ufologici e di ricerca che rappresenterà l'Italia in questo importantissimo convegno.
Ivan Di Ceglia (HWH22 - Gruppo Camelot), ricercatore con un passato da “ghost-hunter”, presenta particolari e curiosità, davvero notevoli, raccolte attraverso un’attenta ricerca sul campo, mostrando le analisi video-fotografiche nelle zone di ricognizione e di monitoraggio della sua squadra, nell'oltrepò pavese. Mostra fotografie sottoposte a filtraggi al computer, dove vengono evidenziate “presunte” anomalie energetiche, forme discoidali, formazioni multiple, oggetti cilindrici, sigariforme e plasmoidi. Sottolinea che il fenomeno esiste ed è regolare ma sconosciute restano le cause che li producono. La zona, in costante monitoraggio, sembra presentare un’attività elevata e costante.
Ultimo relatore (ma solo in ordine alfabetico…) è il Dott. Danilo Tacchino (Gruppo Camelot – responsabile CUN Piemonte e Valle d’Aosta), che presenta un suo approccio personale nato da un’attenta riflessione: l’"Extraterrestrialismo". Ricerca delle nostre radici “al di fuori” della nostra storia, quindi -extra-. Inteso come movimento culturale artistico che va interpretato, esiste una variabile legata alle nozioni conoscitive, morali e della coscienza. Ragionamento che va oltre le nozioni umane. In quest’ottica, "il potere" è in mano a qualsiasi persona. Una grande globalizzazzione del contatto, una nuova comunicazione ed una maggiore capacità di gestire queste nuove informazioni. “Extra” è parte integrante dell'uomo, una presa di coscienza in quanto anche inconsciamente si è sempre pensato di avere dei fratelli cosmici. Dobbiamo essere preparati a qualsiasi evento; è fortemente presente il concetto di alterità nella massa. Lo scetticismo della visione extraterrestre è cambiato, si è evoluto nel tempo, da un concetto fortemente antropocentrico ad uno più positivista. C'è possibilità che esistano altri mondi e non escludiamo quindi anche un possibile contatto fisico; nuove discipline, nuovi contesti che ci permetterebbero di rapportarci in dimensioni alternative senza sottovalutare però che quello che potremmo vedere potrebbe essere solo una parte di quello che potrebbe essere. Se gli UFO esistono....domanda legittima che avrebbe bisogno di un percorso preciso. Capire attraverso un'intuizione, una fede, guardando verso il cielo –e perché no?- il peso degli errori terreni potrebbe risultare più leggero e correggibile... L'ufologia come strumento di correzione? Forse, un'identificazione collettiva dell'uomo è la base per una ricerca ed una congiunzione tra "noi e loro", verso i nuovi confini del mondo. Alzare gli occhi al cielo per "rivolgersi" alle meraviglie dell' universo è desiderio assai arduo... ma realizzabile con una presa di coscienza reale e poco effimera. Azioni comportamentali, la religione, la scienza, la mitologia, l'archeologia., la tecnologia servono a vedere il fenomeno in chiave futura ed aiutare questo ramo della ricerca. Scindere il nostro individualismo nel bene comune, crescere facendo piccoli passi incrementali; quello che noi impariamo attraverso la coscienza rimane distonico rapportato alla reale capacità celebrale di tutti noi. C'è un fabbisogno di nuove risorse e di un ulteriore arricchimento interiore. Quindi la domanda: è l'uomo che vuole esprimersi, ricercare, ampliare le sue conoscenze o è qualche cosa di esterno che vuole interagire con noi? La rinascita... Quest'ultima potrebbe avvenire attraverso la "riscoperta" di un periodo storico che ci ha insegnato attraverso la clipeologia, i nostri "valori perduti". A volte la credenza ci permette di interpretare per certi versi, i "contatti visivi" ed identificarli attraverso una cultura personale della conoscenza generale e spesso collettiva. C'è bisogno di un confronto tra culture per una realtà "vera" ed inscindibile, attraverso una cultura mediatica e –perché no?- la fantascienza che negli ultimi anni inculcato nella grande massa una realtà poco conosciuta e poco introdotta (forse esasperando il fenomeno UFO). La ricerca extraterrestre passa attraverso la razionalizzazione, attraverso un comportamento antropocentrico, nonostante un certo scetticismo da parte di alcuni, con giusta ragione e certezze personali di altri, professione di fede per altri ancora... Inoltre, rimarca Danilo, riflessioni ed interrogazioni su di una possibile vita extraterrestre, provocano in giusta misura, una continua stimolazione celebrale negli ufologi, negli appassionati e nella gente del settore che apportano, a questa ricerca in particolare, una nuova visione cosmica e quindi -extra-....ordinaria. Il bene del mondo è nella ricerca della vita, ovunque essa sia; trarre profitto da queste nuove evoluzioni scientifiche ed astronomiche, arricchisce la dimensione dell' uomo oltre la dimensione stessa.



Sabrina Biganzoli (Gruppo Camelot- Fondazione Sentinel Italia)


 
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